Fugassa! Focaccia genovese [IT]

Ingredienti per 1 teglia da forno

  • 600 gr di farina
  • 350 ml d’acqua
  • 50 ml olio d’oliva extra vergine
  • 12 gr di lievito fresco

In una ciotola capiente versare l’acqua e l’olio, quindi aggiungere il lievito con un cucchiaino di zucchero. Mischiare con un cucchiaio di legno e lasciare riposare 5 minuti.

Aggiungere quindi la farina ed un cucchiaino e mezzo di sale quando la massa inizia a prendere consistenza e continuare ad ammassare fino ad ottenere una massa elastica e leggermente appiccicosa.

Impastare quindi per qualche minuto rettificando con un poco di farina quando la massa diventa troppo appiccicosa, fino ad ottenere una pallina liscia e omogenea.

Collocare quindi la pallina nella ciotola previamente unta con un filo d’olio, coprire con un piatto e lasciar riposare per 30 minuti.

Prendere quindi la pallina di massa e collocarla sul piano di lavoro previamente cosparso di farina. Schiacciarla dolcemente con il palmo della mano fino ad ottenere una forma rettangolare.

Piegare verso l’interno prendendo i due estremi del lato corto del rettangolo, capovolgere la massa e riformare la pallina.

Lasciar riposare per 15 minuti.

Ripetere nuovamente questa operazione e lasciar riposare per altri 15 minuti.

Prendere la pallina di massa e collocarla sul piano di lavoro previamente cosparso di farina. Schiacciarla dolcemente con il palmo della mano fino ad ottenere una forma rettangolare.

Prendere la teglia da forno e cospargerla generosamente con olio d’oliva in modo da coprirne l’intera superficie

Prendere gli angoli del lato corto superiore della massa e piegarli verso l’interno creando una sorta di punta triangolare, quindi arrotolare la massa su se stessa fino a darle la forma di uno sfilatino.

Collocare lo sfilatino nella teglia girandolo in modo che sia unto su entrambi i lati, collocando il lato di giuntura della massa a contatto con la teglia.

Lasciar riposare per 30 minuti.

A questo punto iniziate a schiacciare con il palmo della mano la massa in modo che in tre passaggi abbia raggiunto la totalita della superficie della teglia: stesura / 15 minuti di riposo / stesura / 15 minuti di riposo / stesura.

Coprire la teglia con pellicola trasparente senza tendere troppo la pellicola sulla teglia.

Lasciar riposare per 1 ora e mezza.

Preriscaldare il forno a 220 gradi.

Rimuovere la pellicola e praticare con i quattro polpastrelli della mano delle cavitá su tutta la superficie della massa per creare i tipici “buchi” della focaccia genovese.

Quindi cospargere con tre spizzicate di sale grosso la massa della focaccia.

In un bicchiere versare acqua e olio fino a raggiungere un terzo del bicchiere. Le proporzioni sono 1 misura d’acqua e 2 d’olio.

Emulsionare il contenuto del bicchiere con un cucchiaino fino a mischiare i due elementi e versare sulla focaccia.

Cospargere in modo uniforme tutta la superficie della focaccia e infornare.

Prima di chiudere il forno versare un bicchierino d’acqua sulla leccarda per creare vapore nel vano del forno.

Verificare la cottura ed eventualmente girare di 360 gradi la teglia a metá cottura e togliere dal forno quando la focaccia é bella dorata. Calcoliamo tra 15 e 25 minuti dipendendo dal forno.

Buon appetito figgeu!

Gel idratante per il viso all’aloe vera [IT]

Mescolare in un vasetto:

  • due cucchiai di gel di aloe vera fresco → dratante, lenitivo, antiage, stimolante: crea un film protettivo contro inquinamento ed agenti atmosferici, stimola la sintesi di collagene, fibroblasti e acido ialuronico, contrasta la ritenzione idrica.
    Per una guida su come estrarre il gel di aloe guarda qui https://rot.rebus.cat/index.php/it/2020/03/31/gel-di-aloe-vera/
  • del succo fresco di limone → astringente, illuminante (rimuove le cellule morte tramite un peeling enzimatico grazie al suo contenuto in vitamina C)
  • un cucchiaino di miele → emolliente e protettivo, antibatterico, antisettico, antimicotico, umettante (attrae e trattiene l’umidità sulla pelle), conservante (assorbe l’acqua all’interno del prodotto creando un ambiente poco ospitale ai microbi)

Conservare in frigorifero per una migliore conservazione e per un effetto rinfrescante e tonificante!

Si può utilizzare anche come maschera per il viso, applicando il prodotto in quantità abbondante prima di andare a dormire e lasciandolo assorbire.

Trattamenti all’aceto di mele [IT]

Come tonico viso

L’aceto di mele è un ottimo astringente per i pori dilatati, è tonificante ed aiuta anche a riequilibrare il pH della pelle e la produzione di sebo. Spruzzarlo sul viso pulito la mattina oppure utilizzarlo in maniera combinata ad uno struccante la sera, conferisce quindi alla pelle un aspetto più compatto, proteggendola inoltre maggiormente da particelle inquinanti, trucco, ostruzioni di sebo…

Per preparare il trattamento è sufficiente agitare in una boccetta dotata di spray una parte di aceto di mele a due parti di acqua.

Come trattamento per capelli

Sempre grazie alla sua azione astringente, l’aceto di mele ha sui capelli un’azione lucidante, ristrutturante ed ammorbidente. Come la pelle del viso, anche il cuoio capelluto benificia della sua azione seboriequilibrante e regolatrice del pH, con buoni risultati anche contro la forfora.

Diluire un cucchiaio di aceto di mele in ogni 0,5 L di acqua (meglio se demineralizzata così da evitare il calcare) ed utilizzare il composto dopo lo shampoo, senza poi risciacquare i capelli. Volendo si può anche aggiungere al composto un cucchiaino di glicerina vegetale per rendere i capelli più morbidi, così come l’aceto può essere diluito in infusi di erbe anziché in acqua per combinare la sua azione con le proprietà di altri ingredienti.

Per essere più comodi meglio utilizzare una bottiglia di plastica il cui tappo è stato forato con uno spillo o una bottiglietta di qualche salsa.

Kefir d’acqua [IT]

→ bevanda probiotica ricca di lieviti, batteri, vitamine e minerali. Rafforza il sistema immunitario e migliora efficacemente la salute dell’apparato digerente. Combatte la sindrome dell’intestino irritabile, stanchezza cronica e insonnia; contrasta l’insorgere di problemi alla pelle come acne, eczemi e allergie e riequilibra i livelli di colesterolo. Ha, inoltre, proprietà antinfiammatorie e antibiotiche.

Ingredienti per 1 L:

  • 3 cucchiai di tibicos (grani di kefir d’acqua)*
  • 3 cucchiai di zucchero (il processo sarà più efficace se bianco)
  • 1 spicchio di limone
  • aromi e frutta a scelta (uva, succhi di frutta, frutta secca, foglie fresche di menta, erbe aromatiche, radici di zenzero… possibilmente ingredienti bio e senza conservanti)
  • vaso di vetro a bocca larga da almeno 1,5 L, un panno e un elastico
  • un colino a maglie fitte e un imbuto in plastica o acciaio inox
  • bottiglie di vetro ermetiche

Riempire il barattolo di vetro con acqua* lasciando almeno due dita d’aria sopra l’orlo dell’acqua (la fermentazione produce anidride carbonica: con il contenitore pieno di liquido prevalgono fermentazioni alcoliche e si otterrà una bevanda più alcolica). Aggiungere i grani di tibicos, lo zucchero, il limone, gli altri aromi e frutta prescelta. Mescolare bene per far sciogliere lo zucchero, coprire il barattolo con il panno fermato dall’elastico (la fermentazione deve essere aerobica ma non contaminarsi con macrorganismi) e lasciare a fermentare per due/tre giorni rimescolando gli ingredienti dopo le prime 24 ore. Riporre il vaso in un luogo al riparo dalla luce diretta e possibilmente con una temperatura intorno ai 20° C ed evitare di muoverlo durante la fermentazione.. Una volta terminato il processo di fermentazione filtrare il liquido con un colino e conservarlo in frigorifero in bottiglie ermetiche. Se si desidera aumentare la frizzantezza della bevanda è possibile procedere con una seconda fermentazione direttamente nelle bottiglie in frigorifero aggiungendo frutta fresca a piacere (attenzione poi ad aprire la bottiglia sul lavello). E’ importante sciacquare sempre accuratamente il vaso usato per la preparazione e i granuli prima di ogni nuova procedura. Si può decidere di conservare i grani in acqua zuccherata in frigorifero per al massimo una settimana (senza poi consumare il liquido); se si vuole conservarli più a lungo è necessario farli asciugare all’aria e chiuderli in una busta, dove rimarranno dormienti ma vitali fino a un anno.

Normalmente l’assunzione di questa bevanda non provoca effetti collaterali; in ogni caso occorre – come sempre – non esagerare nelle dosi per evitare problemi come stitichezza e crampi intestinali.

*agglomerati di colore biancastro formati da un complesso di polisaccaridi che ospita batteri e lieviti.

* spesso i grani di tibicos perdono volume nel corso delle fermentazioni per la qualità dell’acqua (che dovrebbe avere un residuo fisso alto, maggiore di 500 mg/L). Se si utilizza acqua del rubinetto è consigliabile farla decantare 24 ore per far evaporare il cloro e se possibile filtrarla dai metalli con apposite brocche.

Scrub [IT]

Gli scrub eliminano le cellule morti, lasciando la pelle levigata, luminosa e pronta ad essere idratata e nutrita. Sono quindi molto utili ma sconsigliati in caso di pelle sensibile o in presenza di infiammazioni ed irritazioni.

L’esfoliazione può essere sia semplicemente meccanica, basandosi quindi sulla sola granularità del prodotto, che enzimatica, quando sono prsenti anche ingredienti che grazie ai loro enzimi sono in grado di rimuovere le cellule morte della pelle.

Basicamente in uno scrub è sempre presente una parte esfoliante e una parte liquida o oleosa che aiuta l’azione massaggiante; a queste due si possono poi aggiungere una molteplicità di ingredienti con gli effetti più svariati.

Le ricette di seguito sono quindi solo degli esempi di scrub facilmente realizzabili con quanto si ha in cucina normalmente.

variante 1 → scrub esfoliante, emolliente e protettivo

mescolare in un vasetto:

  • due cucchiai di miele → emolliente e protettivo, antibatterico, antisettico, antimicotico, umettante (attrae e trattiene l’umidità sulla pelle), conservante (assorbe l’acqua all’interno del prodotto creando un ambiente poco ospitale ai microbi)
  • un cucchiaio di zucchero → esfoliante, umettante
  • un cucchiaino di olio d’oliva → protettivo, idratante, antiossidante (ricco di vitamina E e di idrossitirosolo)

variante 2 → scrub esfoliante, astringente, antiage

mescolare in un vasetto:

  • due cucchiai di gel di aloe → idratante, lenitivo, antiage (crea un film protettivo contro inquinamento ed agenti atmosferici, stimola la sintesi di collagene, fibroblasti e acido ialuronico, contrasta la ritenzione idrica)
  • un cucchiaio di sale marino (/bicarbonato di sodio) → esfoliante, antisettico, astringente, ammorbidente (purifica la pelle senza privarla del suo olio naturale)
  • succo di mezzo limone → sgrassante, astringente, illuminante (peeling enzimatico grazie al suo contenuto in vitamina C)

variante 3 → scrub esfoliante, stimolante ed emolliente

mescolare in un vasetto:

  • due cucchiai di miele
  • un cucchiaio di caffè macinato (/fondo di caffè usato) → esfoliante, invigorente e stimolante per la circolazione sanguigna (massaggia in piccoli circoli in senso orario seguendo la direzione della circolazione arteriosa!)
  • succo di mezzo limone

 

Detergente esfoliante delicato [IT]

Tritare:

  • 40gr farina di avena → detergente, emolliente, lenitiva, antinfiammatoria
  • 60gr farina di mandorle → detergente, esfoliante, calmante
  • 2 cucchiai camomilla in polvere (/5 gocce olio essenziale) → lenitiva, antisettica, antibatterica, antinfiammatoria
  • 2 cucchiai lavanda in polvere (/5 gocce olio essenziale) → detergente, calmante, seboregolatrice

Mescolare poi con:

  • 5 gocce olio essenziale tea tree → antibatterico, antimicotico
  • glicerina vegetale* per ottenere una consistenza più pastosa → umettante e conservante: trattiene sulla pelle gli oli essenziali e l’umidità, aiutando a veicolare i benefici del composto e creando un ambiente poco ospitale alla proliferazione microbica

Si può anche creare un composto “secco”, senza l’aggiunta di glicerina vegetale ed acqua. Al momento dell’utilizzo sarà sufficiente mescolare nel palmo della mano una piccola quantità di prodotto con dell’acqua per ottenere un prodotto pastoso da massaggiare sul viso.

Pizza! Preparación de la masa [IT]

Ingredientes

  • 1Kg de harina de trigo 00
  • 50cl de agua (el 50% de la harina)
  • 12,5 g de levadura fresca (7g de levadura en polvo)
  • 10-13g de sal fina (el 1% de la harina)
  • aceite de oliva extra-virgen

Preparación

Activar la levadura

Calienta el agua a 20-22 grados (si no tienes termómetro, cuando el agua está acerca de 20 grados puedes introducir el dedo sin quemarte ni sentir mucho calor).

Añade rompiendo en pedacitos la levadura (o echando el sobre en caso de levadura en polvo) junto con un poquito de harina y de azúcar blanco (media cucharadita de te de cada uno).

Deja descansar de 20 minutos a una hora. Cuando se forme una ligera capa de “espumita” en la superficie, la levadura está activada. Si no se forma la capa, puedes esperar un poco más, o echarla así.

Preparar la masa

Echa todo el kilo de harina y la sal en una olla grande, mezclando un poco. Dejar un agujero alejando la harina a los lados. Echa el agua con la levadura poco a poco mientras vas mezclando con una cuchara de madera. A mitad operación, añades un chorro de aceite de oliva extra virgen. Sigues mezclando con la cuchara hasta que nos puedas más :). A este punto sigues con tus manos, amasando del exterior hacia el interior, de abajo hacia arriba. Está operación deja mucho oxigeno adentro de la masa, que ayudará a su fermentación.

Cuando tienes una bola uniforme, ligeramente mojada, la masa está lista !

Fermentación de la masa

Deja la masa en la olla, y cúbrela con un trapo mojado. Deja la olla a temperatura de 20 / 22 grados durante al menos un par de horas (mejor 4 horas) en caso de haver usado levadura fresca. En caso de levadura en polvo, multiplica por dos (al menos 4 horas, mejor 8).

Sigue ROT para la segunda parte:
como hacer la pizza,
el manejo del horno,
los ingredientes…